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Brand Premium: un workshop con gli imprenditori di Upskill Cariverona

I workshop Upskill 4.0 che coinvolgono gli imprenditori partono sempre da un tema che diventa poi l’innesco per le imprese per riconoscere e capitalizzare i propri punti di forza, delineando strategie mirate per affinare la propria immagine e aumentare il proprio valore di mercato. 

Al centro di un workshop con gli imprenditori che partecipano alla nuova edizione di Upskill Cariverona è stata la Premiumization, il processo di costruzione di un brand di valore partendo dall’artigianato. 

A condurre il workshop Alice Rizzetto, account manager di Upskill 4.0, Olga Popa e Riccardo Lumina, project manager di Upskill 4.0.

A livello internazionale si è aperto un dibattito sul rilancio del segmento dei brand premium ossia brand che veicolano un prodotto di qualità ad un pubblico che cerca personalizzazione e originalità ad un prezzo medio-alto.

Né lusso né mass market, ma un posizionamento intermedio di valore. Un brand Premium è simbolo di qualità, un’esperienza che va oltre il prodotto. È una promessa di eccellenza, un impegno a soddisfare desideri e aspettative che vanno oltre la semplice necessità. Quindi non è semplicemente un marchio costoso o di alta classe.

Questa percezione di valore può derivare da diversi fattori, come l’immagine del marchio, la reputazione, l’esperienza del cliente, l’innovazione e l’esclusività, attributi distintivi che conferiscono al marchio una posizione desiderabile e unica sul mercato.

Se volessimo sintetizzare, diremmo che sono tre i fattori distintivi di un brand premium: artigianalità, personalizzazione e autenticità.

Artigianalità è, ad esempio, la lampada da tavolo Flos Biagio di Tobia Scarpa, ricavata da un unico blocco di pregiato marmo bianco di Carrara. Qui l’artigianalità sta nel combinare la tecnologia del macchinario con la maestria nell’identificare il corretto spessore e il peso perfetto per questo tipo di prodotto.

Personalizzazione è il lampadario personalizzato di sette metri in vetro di Murano nella scala centrale dell’hotel Gallia Excelsior di Milano. Questo rappresenta l’estremo grado di personalizzazione, che in questo caso diventa lusso. Come grado minimo di personalizzazione si possono trovare, per esempio, le iniziali del nome sulla camicia. 

Simbolo di autenticità è la sartoria Napoletana tout court, che è riconoscibile e unica e rappresenta un fattore di autenticità importante.

Su quali elementi può puntare quindi un’impresa che ha un forte legame con l’artigianato per farsi spazio nel segmento dei brand premium?

Ad Upskill 4.0 ne abbiamo individuati tre: lo storytelling che consiste nella capacità di sviluppare un racconto coerente e organizzato; la community che prevede un coinvolgimento attivo dei consumatori; l’experience che si esplicita in servizi a valore aggiunto sia online che offline.

Il premium si rivolge a consumatori consapevoli e cerca di coinvolgere il più possibile i propri clienti, assecondandoli, invece, il lusso è una rarità, un bene ricercato e per molti inaccessibile.

Per capire le differenze tra premium e lusso si possono analizzare le caratteristiche principali di questi due tipi diversi di offerta, quindi tra brand premium e lusso.

L’attributo più importante nei brand premium è la qualità, mentre nel lusso è l’esclusività. 

I marchi premium si concentrano sulla loro reputazione, mentre quelli del lusso sul loro heritage che trasmette prestigio. 

I prodotti premium sono più costosi delle opzioni standard o economiche ma sono più accessibili rispetto ai beni di lusso, che hanno una gamma di prezzo più alta. 

I prodotti premium sono moderatamente disponibili e possono essere trovati in una varietà di ambienti di vendita al dettaglio, mentre quelli di lusso sono intenzionalmente limitati. 

I prodotti premium enfatizzano la qualità, la funzionalità e la durabilità nei loro design. I prodotti di lusso puntano all’atemporalità. 

Con gli imprenditori di Upskill Cariverona, abbiamo misurato il posizionamento di ogni azienda attraverso un grafico tridimensionale in base alle tre variabili, quindi lo storytelling, experience e community, consentendo agli imprenditori così di valutare il loro livello di eccellenza e di identificare opportunità di miglioramento per consolidare la propria posizione nel mercato.

Il percorso Upskill Cariverona per le imprese di Verona, Vicenza e Mantova è al giro di boa (si concluderà a giugno) e anche grazie a momenti di confronto così importanti, come questo workshop, le aspettative sulle soluzioni finali aumentano!