Come possono i giovani affrontare le sfide della transizione tecnologica? Cos’è il successo per i giovani oggi?
Abbiamo partecipato a Roma alla Convention 2024 dei Giovani Imprenditori di Confartigianato per raccontare come
cerchiamo di portare il saper fare artigianale nel nuovo millennio, ripensando prodotti e servizi in un’ottica sostenibile e sociale, valorizzando le nuove generazioni e le tecnologie emergenti.
Selena Brocca, direttrice generale Upskill 4.0, è intervenuta nel panel “#GENERAZIONE di successo: competenze chiave per il lavoro e l’imprenditorialità”. Ha spiegato come i giovani possono affrontare le sfide della transizione tecnologica in un periodo caratterizzato da discontinuità e rapidi cambiamenti.
Sul palco, insieme a lei, erano presenti Marco Belardi, Consulente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Piano Transizione, Presidente del Comitato tecnico UNI/CT 519 “Tecnologie abilitanti per Industria 4.0”, Docente Laboratorio Transizione 5.0 e del Master Sostenibilità ESG del Sole 24 Ore, Matteo Colombo, Direttore Fondazione ADAPT e Erika De Guttry, Italian and International Development Manager LVMH Métiers d’Excellence Department.
Riportiamo di seguito il discorso completo dell’intervento di Selena Brocca alla Convention 2024 dei Giovani Imprenditori di Confartigianato.
Come i giovani possono affrontare le sfide legate alla transizione?
Upskill 4.0 porta il saper fare artigianale nel nuovo millennio, ripensando prodotti e servizi in un’ottica sostenibile, avendo una attenzione maggiore per il sociale e valorizzando il potenziale delle nuove generazioni e tecnologie.
La risposta alla domanda su come i giovani possano affrontare le sfide legate alla transizione tecnologica non è facile, soprattuto per il momento storico che stiamo vivendo dove il mondo intorno a noi si contraddistingue per discontinuità e grandi cambiamenti che avvengono in grande velocità. è nel senso più profondo di Upskill 4,0, l’azienda per cui lavoro e che ho contribuito ad avviare. Ma prima di raccontarvelo vorrei partire dal titolo del nostro panel, che è generazione di successo.
Che cos’è oggi il successo per i giovani? Per i nostri genitori, l’avere successo era legato principalmente ad avere un buono stipendio per potersi comprare una casa e una macchina. Oggi i giovani cercano qualcosa di più: avere successo per i giovani oggi (e lo dicono statistiche come il report the future of JOBS del world economic forum), non significa solo avere un buono stipendio: significa fare cose di frontiera, significa sentirsi parte di qualcosa che crea un impatto positivo nella società.
Ed è proprio cercando di riflettere su come coniugare questi aspetti che abbiamo creato Upskill 4.0, che è uno spin off di Università Ca’ Foscari e una società Benefit.
Siamo partiti cercando di coniugare ciò che può portare i giovani al successo, in particolare creare nuovi format legati a FORMAZIONE e INNOVAZIONE.
Per quanto riguarda la formazione come Università, dal 2017 grazie al Ministero dell’Istruzione e del Merito, abbiamo portato la metodologia del design thinking in tutte le fondazioni ITS d’Italia per innovare la didattica con il progetto ITS 4.0.
Sul tema INNOVAZIONE invece, abbiamo iniziato a lavorare a supporto di imprese che faticano ad affrontare i temi di Industria 4.0 e 5.0, e il tema della sostenibilità, coinvolgendo sempre giovani studenti universitari e ITS.
Lavoriamo con medie e piccole imprese.
Con le medie imprese lavoriamo nella creazione di nuovi format che li aiutino a sperimentare nuove tecnologie come StrAIght to business, un format che abbiamo creato per far sperimentare l’intelligenza artificiale generativa a imprese manifatturiere e di servizi.
Con le piccole imprese invece, creiamo dei progetti di sperimentazione digitale con il supporto di fondazioni bancarie per far collaborare imprenditori e studenti alla risoluzione di sfide individuate insieme all’impresa.
Negli ultimi 4 anni abbiamo sviluppato più di 100 progetti in tutta Italia, coinvolgendo circa 400 studenti ITS e universitari.
In questi ultimi minuti che mi rimangono ve ne voglio raccontare uno a cui sono particolarmente affezionata e chiedo alla regia di mandare la foto che ho portato.
In questa foto vedete Pietro Pietricola, saldatore dell’Officina Dario Pegoretti e Alessio, uno studente dell’ITS Maker, insieme ai suoi compagni di classe, osservare il processo di saldatura di un telaio di bicicletta. Pegoretti è infatti un brand di culto, noto in tutto il mondo per la qualità e la cura della produzione dei telai su misura. (BEN HARPER)
L’obiettivo di questo progetto era molto sfidante: trovare un modo per aiutare i futuri saldatori dell’azienda ad imparare i segreti delle saldature Pegoretti in un tempo inferiore ma senza compromessi nella personalizzazione del prodotto. Il progetto ha portato alla realizzazione di una soluzione molto originale: uno speciale casco da saldatore che permette una visualizzazione in realtà aumentata che guida visivamente la saldatura dei telai delle biciclette. Con questa soluzione viene mantenuta il massimo dell’artigianalità e la tecnologia digitale è al servizio dell’uomo, proiettando così una produzione altamente artigianale nel futuro. Qui abbiamo un prototipo di maschera per la saldatura, sensori termici e ottici per la rilevazione dei parametri e una visuale smart per il saldatore, che lo guida visivamente. Gli studenti sono protagonisti del futuro
Tornando alla domanda iniziale, come i giovani possono affrontare le sfide legate alla transizione tecnologica? Le indicazioni schemi sento di dare sono:
– Da discipline based learning a problem based learning #sperimentazione continua
– Passare dall’IO al NOI: #community
– Passaggio da Lecturing a coaching #leadership partecipata: aziende e formatori si mettono in gioco
Solo così potremo contribuire alla tenuta del nostro sistema manifatturiero, saremo vettore positivo di innovazione tecnologica e daremo un contributo alla crescita della società.