Quando entriamo nel suo negozio, la prima cosa che ci racconta Demis Marin è che ha appena rinnovato il contratto di affitto dello spazio che ospita Ramosalso a Rialto, e questo in una città complessa come Venezia è già una buona notizia. Con noi ci sono gli studenti dell’ITS TAM che da Biella sono venuti in visita aziendale per Upskill Venezia, progetto promosso da Fondazione di Venezia.
Gli studenti sono nella fase di definizione e stanno raccogliendo idee sui potenziali riutilizzi e trasformazioni di capi per il servizio “only for you” secondo il manifesto del brand “la collezione di Ramosalso è già dentro il tuo armadio”.
Ramosalso crea nuovi capi attraverso la tecnica dell’upcycling, capi second-hand che vengono riqualificati con grande perizia sartoriale e acquistano nuovo valore: la loro vita come prodotti è allungata così come si allontana la loro fine in discarica. Spesso i capi, che Demis Marin riceve e trasforma, hanno soprattutto un grande valore affettivo e per i suoi clienti vederli prendere nuova vita è una grande gioia.
Demis è un sarto, ha iniziato a dieci anni a cucire, ha sempre rubato con gli occhi, stoffa e tessuti sono sempre stati la sua passione, che gli hanno permesso di crescere anche come persona. Ha lavorato in alcune case di moda, poi è diventato responsabile prodotto per un noto negozio d’abbigliamento. Ha sempre detestato lo spreco, e negli anni ‘90 con l’inizio del fast fashion la sua propensione all’upcycling quindi l’utilizzo di materiali di scarto per creare nuovi oggetti che hanno più valore del materiale originale, si è cristallizzata diventando una vera passione. “Il Fast Fashion sembrava l’Eldorado all’inizio, oggi è parte delle nostre vite, purtroppo rappresenta una parte del sistema che non va bene e che produce molti danni” racconta Demis agli studenti del TAM “ma dobbiamo conviverci, continuando a trovare nuove mediazioni”.
La cravatta è l’elemento chiave da dove parte Demis per tutte le sue creazioni, la “sciarpa-cravatta” può essere considerata il “capo zero” della collezione Ramosalso e al tempo stesso l’ispirazione per la creazione dei nuovi capi. Demis lo considera forse il capo più “inutile” dell’abbigliamento maschile, perché ha una sola funzione, oggi forse anche in declino: lo trova quindi perfetto per partire nell’ideare nuovi capi e trovarne nuovi utilizzi.
Per Demis l’Upcycling è una caratteristica sartoriale, è un vero esercizio di stile, che però lascia in secondo piano spesso la portabilità del capo, e questo ha lasciato negli anni in disparte una fetta importante del pubblico.
Oggi chi fa Upcycling e vuole avvicinare un certo tipo di pubblico, attento ai temi della sostenibilità, deve prestare molta attenzione anche allo stile. Grande difetto dei capi che vengono lavorati attraverso l’Upcycling è che diventano terribilmente classici, quindi secondo Demis Marin il sarto deve giocare e osare allo stesso tempo, magari concentrandosi sui dettagli. I capi di Ramosalso sono di fatto confezionati in modo rapido, ma la progettualità che sta dietro a un singolo capo e a tutti i suoi dettagli decorativi e materiali, è molto complessa.
Come si fa ad avvicinare un pubblico giovane a questo tipo di abbigliamento? Come si può rendere la collezione Ramosalso accattivante agli occhi di un ventenne? La collaborazione con l’ITS TAM di Biella per Demis Marin ha anche questo obiettivo. “Voglio dare un tocco di glamour ai miei capi e credo che il confronto con questi ragazzi possa essere una fucina d’idee!”