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Come rinnovare le competenze digitali dei dipendenti? Con IMI Academy! Abbiamo Intervistato il presidente Andrea Maccari

IMI Academy è un progetto molto interessante, è la prima Academy interaziendale, oltre ad essere un’impresa sociale, che ha avuto la capacità di mettere assieme importanti aziende della provincia di Treviso con l’obiettivo di creare percorsi formativi pensati per accrescere le competenze digitali dei propri dipendenti. L’obiettivo è di investire poi subito questo capitale proprio nel territorio nel quale si inseriscono le aziende. È stato da poco eletto il nuovo presidente, Andrea Maccari: lo abbiamo intervistato!

Come e perché è nata IMI ACADEMY?

In veste di assessore alle attività produttive del Comune di Giavera del Montello (TV), e basandomi sull’esperienza maturata a livello professionale, ho condotto un’analisi dei bisogni del territorio, delle sue aziende e delle sue risorse umane. Quel che ho potuto constatare è che tra le esigenze più impellenti del manifatturiero e dell’artigianato industriale c’era quella di acquisire una sempre maggiore consapevolezza relativamente alla cultura digitale e al ruolo che le nuove tecnologie possano svolgere in tutti i settori. Le aziende hanno bisogno di conoscere per essere in grado di sfruttare al meglio le grandi opportunità che la digital transformation offre in tutti gli ambiti: nei processi produttivi, nel marketing, nell’assistenza, nella sicurezza, nella promozione… Solo creando cultura digitale le aziende riusciranno a rendersi autonome e consapevoli nell’attività di ristrutturazione che già oggi rappresenta una delle più grandi sfide per essere competitivi sui mercati. Così, a seguito di queste riflessioni, ho iniziato a mettere insieme i player necessari per avviare un progetto formativo al passo coi tempi: il pubblico, rappresentato dal Comune di Giavera del Montello; il mondo dell’impresa, con dieci realtà aziendali molto variegate tra loro, che si sono messe in società per creare l’inedita formula di un’academy interaziendale e intersettoriale; l’ente di formazione, con la Fondazione FITSTIC, che già organizza in Emilia-Romagna i corsi ITS in ambito ICT. È così che, nel luglio del 2021, è nata IMI Academy.

Quali sono le attività principali?

Quello in corso è il primo anno formativo di IMI Academy. Al momento abbiamo una decina di studenti, tutti provenienti dalle nostre aziende socie, che stanno affrontando un percorso formativo di 600 ore sulla Realtà Virtuale e Aumentata. Il metodo che utilizziamo è quello del learning-by-doing: dopo aver appreso le fondamentali nozioni teoriche per imparare a programmare e modellare, gli studenti sono ora impegnati in un project-work che li condurrà, entro il mese di luglio, a realizzare un prototipo di realtà virtuale calato sulle esigenze reali dell’azienda da cui provengono. Al termine del percorso, le aziende socie potranno contare su un dipendente in grado di sovrintendere progetti di XR, ma anche su un prodotto che potranno sfruttare all’interno dei propri processi produttivi, o di assistenza, piuttosto che di marketing. Dal prossimo anno intendiamo ampliare la nostra offerta formativa avviando corsi negli ambiti che più in questo momento premono alle aziende con cui si stiamo interfacciando: intelligenza artificiale, cybersecurity, digital-marketing, block-chain, fabbrica digitale. Insomma, il nostro obiettivo è quello di poter essere un punto di riferimento per le aziende e per i giovani che vogliono essere accompagnati nel mare magnum dell’ICT.

IMI Academy è una realtà innovativa dall’alta valenza sociale: ci spiega come le risorse umane vengono valorizzate in questo progetto? 

Sono convinto che nell’era digitale l’uomo sia tornato al centro dei processi aziendali, e sono altrettanto convinto che, finché l’uomo approfondisce, studia e impara, la tecnologia rimane umano-centrica. La creazione di una scuola specializzata in ICT punta a favorire il passaggio generazionale del know-how, che deve per forza avvenire coinvolgendo ed appassionando le nuove generazioni, che in modalità innovativa possano digitalizzare e tramandare i processi industriali. In questo modo si riduce il rischio di perdere le competenze verticali nella filiera produttiva e si favorisce il passaggio generazionale del know-how. Grazie alla stretta collaborazione che IMI Academy ha instaurato con le fondazioni ITS FITSTIC e Volpato, ma anche con Università Ca’ Foscari e con il suo spin-off Upskill 4.0, il nostro ente di formazione si ripropone di diventare il punto di riferimento sul territorio per i giovani che vorranno intraprendere questa strada, ma anche per le aziende, che partecipano direttamente alla definizione di un piano formativo calato direttamente sulle loro stesse esigenze. La nostra formula tiene conto anche delle risorse umane già presenti in azienda, che hanno bisogno di essere continuamente aggiornate e rivalorizzate. Insomma, insegniamo alle nuove leve, che il digitale ce l’hanno nel DNA, ad applicare le loro conoscenze alle necessità aziendali; e insegniamo ai veterani i fondamenti del digitale, così che possano continuare ad essere preziose risorse all’interno dei cicli aziendali.

Quali sono i principali progetti che avete avviato? E quali risultati avete raggiunto?

Al netto del percorso formativo avviato e di quelli in fase di progettazione, il grande progetto che abbiamo strutturato riguarda la creazione di un ambizioso progetto di rete tra i vari livelli di competenze che necessariamente devono collaborare tra loro per creare fluidità d’insegnamento ed efficacia della trasmissione dei saperi. Nel CDA a sette dell’Academy, di recente nomina, figurano, oltre al sottoscritto e al mio predecessore Mario Conte, anche Alberto Zanatta, che oltre a essere presidente di Tecnica Group, è presidente dell’ITS Volpato e presidente vicario di Assindustria Venetocentro e Gaudenzio Garavini, presidente della Fondazione ITS FITSTIC a rappresentare il mondo imprenditoriale e quello ITS. Vi sono poi Selena Brocca, Direttrice Generale di Upskill 4.0, che è azienda spin-off di Ca’ Foscari e Paolo Paramucchi, presidente di ANTEAS Ferrara, a rappresentare il mondo dell’università e quello dell’associazionismo. E infine, il nostro Amministratore Delegato è Luigi Vitellio, che è anche il responsabile operativo della Fondazione FITSTIC.
Presto il CDA nominerà il Comitato Tecnico Scientifico, che sarà preposto alla definizione del piano formativo dell’Academy. Il CTS sarà composto da un esperto per ognuna delle aree d’azione dell’Academy e sarà aperto alle Aziende Socie, che potranno partecipare alla definizione del piano formativo stesso. Inoltre abbiamo avviato – o stiamo per farlo – collaborazioni con i già citati FITSTIC, ITS Volpato, Ca’ Foscari e Upskill 4.0, ma anche con Fondazione Sportsystem, Camera di Commercio Treviso e Belluno e ISRE.
Insomma, il più ambizioso dei progetti su cui stiamo lavorando è quello di creare un network compatto che possa dare risposte reali a un territorio che da sempre fa della dinamicità il suo punto di forza.