In un mondo in cui l’innovazione si afferma come un imperativo categorico per le imprese, diventa cruciale capire come farlo e quali possono essere le migliori metodologie che permettono alle imprese di raggiungere questo risultato.
Partendo da questo presupposto, Selena Brocca, Alice Rizzetto e Olga Popa hanno tenuto un workshop al Digital Open Lab di IMI Academy, la prima Academy interaziendale, che oltre ad essere un’impresa sociale, mette insieme importanti aziende della provincia di Treviso con l’obiettivo di creare percorsi formativi pensati per accrescere le competenze digitali dei propri dipendenti.
Upskill 4.0 è partner di questo progetto, perché crede molto nella creazione di reti tra realtà all’interno di uno stesso territorio. Selena Brocca, la nostra direttrice generale, è infatti nel Consiglio di Amministrazione di IMI Academy con delega alla didattica.
Lunedì 15 gennaio c’è stata una prima lezione, dal titolo “Metodologie per la gestione dell’innovazione in azienda” che aveva come obiettivi quelli di comprendere il Design Thinking e il suo impatto nell’innovazione, esplorare le potenzialità delle Tecnologie 4.0 nel contesto aziendale e applicare concretamente questo metodo per definire sfide aziendali, partendo dai macro obiettivi della propria azienda.
A partecipare sono stati manager, direttori di produzione e marketing, responsabili HT, referenti di area e produzione e responsabili commerciali di alcune importanti aziende venete: Tecnica Group, Zoppas, Latteria Montello S.p.A. – Nonno Nanni, SolidWorld GROUP, Solid Factory, TAKA-WPR, Siatek Srl e Vida srl.
Il workshop si è concentrato sulla definizione di sfide reali delle aziende coinvolte. I capi reparti, suddivisi in team misti, hanno esposto un problema o una criticità, e poi venivano scelte le sfide più sfidanti e sostenibili da affrontare.
Non un semplice esercizio, ma un percorso attivo e molto coinvolgente, che partiva da sfide reali che le aziende stanno affrontando in ottica di crescita e digitalizzazione. Sono stati analizzati i contesti nel quale le aziende riscontrano i maggiori ostacoli per poter crescere, le esigenze da soddisfare per risolvere il problema individuato, chi sono le persone interne o esterne all’azienda che potrebbero beneficiare della risoluzione di determinati problemi e quali sono le tecnologie che potrebbero essere di aiuto.
Durante il workshop è stata data molta enfasi all’analisi del contesto. Geopolitica, demografia, cambiamento climatico, tecnologia sono stati in questi anni forti elementi di discontinuità. Nell’esplorare nuove soluzioni, oggi è necessario prenderli in considerazione. Cosa può fare un’azienda per fronteggiare questi fattori? La scala del cambiamento impone metodologie all’altezza. L’innovazione consiste essenzialmente nel risolvere problemi, e ci sono tanti modi di innovare quanti sono i diversi tipi di problemi da risolvere.
Come non ci affidiamo a un’unica tattica di marketing, dobbiamo costruire anche un portafoglio di strategie di innovazione progettate per compiti specifici. Le metodologie per la gestione dell’innovazione sono molte, il Design Thinking è uno di questi, ma una metodologia non esclusa un’altra. E la tecnologia? Può essere utilizzata per migliorare e ottimizzare i processi aziendali, ma non è l’unica soluzione.