Le visite aziendali sono quel momento in cui gli studenti passano da una sfida progettuale su carta a toccare con mano una realtà aziendale per progettare una soluzione innovativa. A fare la differenza durante le visite sono sempre le persone: per molti studenti, queste esperienze rappresentano il loro primo incontro con il mondo del lavoro, un mondo che fino a quel momento era rimasto un concetto astratto.
Da Sarotto Group, l’incontro con Mauro Sarotto è stato decisivo per capire il quoziente di ricerca e sviluppo dietro ai modelli e progetti delle case prefabbricate che l’azienda produce, case su misura personalizzate in base alle esigenze di ogni cliente. Quelle di Sarotto Group sono abitazioni ecologiche per le nuove generazioni costruite con lolla di riso, (il guscio esterno del chicco di riso, che viene rimosso durante il processo di molitura). Questa parte del riso non è commestibile, ma ha molti altri usi utili.
Il Piemonte è una delle più grandi aree di coltivazione di riso in Europa, con una produzione annuale di circa 1,6 milioni di tonnellate. Questo rappresenta quasi il 52% della produzione totale italiana di riso. Nelle pianure di Vercelli, Novara e Alessandria vengono coltivate varietà di riso sia tradizionali che di alta qualità.
Dagli scarti della produzione del riso, Sarotto Group ricava un cemento naturale, ricavato dell’unione della lolla ad un legante naturale e a dell’acqua, un materiale che secondo i test effettuati da Sarotto Group è altamente performante, ignifugo, anti-muffa e molto resistente. Ovviamente il risultato è il frutto di una grandissima sperimentazione, di una lavorazione con macchinari all’avanguardia in cui l’azienda ha investito negli anni. Non produrre più del dovuto e utilizzare principalmente materiali di scarto è il mantra di Mauro Sarotto e ha fatto un certo effetto agli studenti dell’ITS Energia Piemonte sentirlo dire, e vedere come un’idea precisa di sviluppo sostenibile possa essere la base di un’attività imprenditoriale così ben strutturata.
Anche l’accoglienza di Riccardo Antonuccio da Angelo Arlandini, azienda agricola che partecipa ad Upskill Piemonte, è stata molto apprezzata dagli studenti dell’ITS Biotecnologie Piemonte. Riccardo è stato in Oregon e in Cile per studiare la coltivazione delle nocciole, attività di famiglia nata 80 anni fa grazie a Giacomo Arlandini, padre di Angelo Arlandini, che acquistò una corte dell’800 sulle colline del Monferrato, in provincia di Alessandria.
Oggi l’Italia, con il Piemonte soprattutto, è il secondo paese al mondo per produzione di nocciole, secondo solo alla Turchia. A seguire ci sono, al terzo posto, gli Stati Uniti d’America. I territori coltivabili in Italia sono certo diversi da quelli americani, che hanno costretto i corilicoltori italiani, chi coltiva nocciole, a ingegnarsi e a fare molta ricerca e sviluppo in tecnologie, per usufruire dei terreni coltivati nel modo più efficace.
Riccardo oggi contribuisce alla gestione dei campi e alla gestione aziendale. L’azienda si estende su 30 ettari dedicati solo alle nocciole, e viene data grande attenzione all’innovazione e alla crescita sostenibile. La sfida per gli studenti dell’ITS Biotecnologie Piemonte sarà sviluppare soluzioni tecnologiche per affrontare problematiche di produzione legate a malattie delle piante di nocciolo e inefficienze di irrigazione.
Langhe e Roero sono invece le colline in cui si trova Ca’ del Re, l’agriturismo legato al Castello di Verduno di proprietà della famiglia Bianco, che vogliono nei prossimi anni aprire su un piccolo appezzamento di terra, nuove strutture, singole unità abitative sostenibili, a basso impatto ambientale, dove accogliere una clientela attenta alla sostenibilità e votata a un certo modo di intendere il turismo. Anche qui l’accoglienza di Giovanna Bianco e Emiliano Chiappella, suo marito, ha fatto la differenza: sognano un nuovo modo di soggiornare nelle loro colline piemontesi, d’ispirazione nord-europea, con una grande attenzione ai più piccoli e al benessere delle persone.
La sfida per gli studenti dell’ITS Energia Piemonte sarà sviluppare un concept innovativo, nuove modalità di accoglienza perché la struttura diventi un modello di riferimento per il turismo sostenibile nella zona di produzione del vino Barolo a Verduno.
Innovare e migliorare servizi o processi è anche alla base degli quasi 60 progetti attivi in questo momento da Consorzio Faber, uno dei punti di riferimento sul territorio per la gestione di servizi assistenziali, educativi, socio-sanitari, sanitari. Gli studenti sono stati accolti da Luca Calvetto che ha un background umanistico e ha sempre avuto una grande attenzione per il benessere delle persone. Il progetto a cui lavoreranno gli studenti dell’ITS Biotecnologie Piemonte vuole favorire la permanenza a domicilio di persone a rischio di istituzionalizzazione attraverso soluzioni leggere di monitoraggio domiciliare, utilizzando dispositivi non wearable e nuove tecnologie. L’obiettivo è quello di rilevare anomalie nel comportamento quotidiano degli anziani e notificare tempestivamente i caregiver per consentire interventi in caso di necessità.
Il progetto fa parte della seconda edizione di Upskill Piemonte, iniziativa promossa da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Upskill 4.0 e UniCredit, per ridurre lo skill mismatch giovani-imprese.
Vuoi saperne di più sul progetto? Scrivici alla mail info@upskill40.it