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Le potenzialità dell’incontro tra formazione e innovazione

Il 15 di febbraio abbiamo presentato a Milano di fronte al top management di UniCredit Italia i progetti realizzati con il supporto di Fondazione Cariverona. L’evento è stata l’occasione per verificare le grandi potenzialità dell’incontro tra il mondo della formazione tecnica e le imprese del Made in Italy. Su questo punto vi proponiamo la riflessione di Stefano Micelli, presidente di Upskill 4.0, scritta dopo la presentazione.

Upskill 4.0 a Milano presso Unicredit

 “Lui si chiama Edoardo. In mano ha una maschera da saldatore. Non è una maschera qualunque. È un prototipo che lui, assieme a un gruppo di lavoro di studenti dell’ITS Maker di Modena, ha messo a punto per facilitare la saldatura dei tubi che compongono il telaio di biciclette speciali. Specialissime. Pietro Pietricola, il telaista che oggi continua la grande tradizione di Dario Pegoretti, fa biciclette su misura per clienti che vengono da tutto il mondo. Sono biciclette in acciaio che riflettono il gusto e la capacità di clienti molto diversi. Quando in Upskill 4.0 abbiamo iniziato a ragionare su come aiutare Pegoretti a fare un salto di qualità senza compromettere la cura artigianale del prodotto, Pietro aveva chiesto una sorta di “cruise control” per saldare in tranquillità, senza dover sempre tenere a mente i tanti parametri che rendono la saldatura del telaio così complicata. La maschera che Edoardo ha in mano fa un po’ questo. Mentre il saldatore procede con il cannello, sulla maschera appaiono in sovraimpressione i parametri essenziali di spessore dell’acciaio e di intensità dell’energia. La maschera sostiene un artigianato high tech che rilancia il modo in cui il marchio Dario Pegoretti si presenta ai propri clienti. Non solo. È anche un modo per coinvolgere i giovani rispetto a un lavoro, quello del saldatore, altrimenti percepito poco attrattivo. 

Il prototipo degli studenti di Modena e lo sguardo di soddisfazione di Pietro Pietricola sono il senso di ciò che facciamo in Upskill 4.0. Proviamo a mettere insieme l’energia di giovani con una formazione tecnica avanzata e imprese hanno bisogno oggi di soluzioni alla trasformazione del lavoro in chiave 4.0. Abbiamo fatto lo stesso con Progetto Quid di Verona (una cooperativa sociale che produce accessori utilizzando materiali che i grandi brand hanno deciso di scartare), con Coplant (un vivaio a Canneto sull’Oglio che punta a creare una nuova cultura delle piante), con Reverse (per utilizzare materie prime seconde nella costruzione di mobili). I risultati dei percorsi che abbiamo presentato qualche giorno fa in Unicredit a Milano con il finanziamento di Fondazione Cariverona confermano le potenzialità di cortocircuiti virtuosi fra formazione e innovazione.

I progetti avviati da Upskill 4.0 hanno tutti la stessa ambizione: dare qualità tecnologica a imprese che puntano a ospitare buoni lavori e che rinsaldano i legami all’interno di una comunità. Non abbiamo molto tempo per ripensare un’ampia fetta del nostro Made in Italy. Tanti fattori (demografia, percorsi formativi, attrattività dei territori) mettono in discussione la sostenibilità di tante realtà economiche che sono un patrimonio culturale oltre che economico del paese. I progetti presentati a Milano ci dicono che investire sui giovani è il miglior modo per evitare il declino.”