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Un progetto di Design Thinking con ChatGPT

L’evoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale continua ad acquisire un ruolo sempre più centrale nel mondo del Design e del Business Design, mettendo alla prova i confini tra creatività umana ed artificiale.

Ma fino a che punto un modello linguistico avanzato può contribuire in modo significativo al processo creativo?

Michele Tagliavini, Giacomo Antonuccio, Sofia Mizzan hanno esplorato l’utilizzo di ChatGPT come compagno virtuale durante l’esecuzione di un progetto di Design Thinking, cercando di capire se possa rappresentare solamente un supporto, essere un valido sostituto o, addirittura, superare in capacità l’apporto umano nella concezione e realizzazione di progetti innovativi che noi come Upskill 4.0 seguiamo quotidianamente. 

Prompt: Immagine che rappresenta le varie fasi del Design Thinking, in particolare la fase di ideazione del design thinking, retro poster, tanti sketch. Generated by NightCafé

Al giorno d’oggi è ancora molto diffusa la concezione dell’intelligenza artificiale come sostituto meccanico del lavoro umano, al punto di percepire questa nuova tecnologia come una minaccia per il proprio lavoro. Ma è davvero così? 

La capacità che possiede l’IA generativa di rielaborare e organizzare dati è sicuramente di gran lunga superiore a quella umana – e di ciò si hanno ampie evidenze scientifiche (Harvard Business School, 2023). Tuttavia, per quanto riguarda la sua creatività e la sua capacità di generare idee innovative, ci sono meno prove disponibili. 

Per questa ragione, Michele Tagliavini, Giacomo Antonuccio, Sofia Mizzan hanno deciso di contribuire con la loro esperienza alla sperimentazione in questo campo.

Il Design Thinking, metodo che viene utilizzato nei progetti Upskill 4.0, con il suo approccio centrato sull’utente, sul rispetto dell’ecosistema in cui esso è posto, e sulla risoluzione creativa dei problemi, è per sua natura condotto da team interdisciplinari, in modo da stimolare la collaborazione e la diversità di punti di vista, esaltando l’individualità di ogni partecipante.  

Quale migliore occasione quindi per testare la capacità creativa di un’intelligenza artificiale come ChatGPT, se non mettendola alla prova in un progetto già svolto dal team di Upskill 4.0?

Prompt: Crea un’illustrazione che rappresenti un grafico predittivo basato sull’analisi dei dati di mercato generati da un modello di intelligenza artificiale. Generated by NightCafé

Per esplorare la capacità dell’IA di generare idee innovative e di qualità superiore, hanno innanzitutto effettuato uno studio del prompt, analizzando ricerche ed articoli precedentemente pubblicati ed estrapolando quei meccanismi e quelle modalità che risultavano più efficaci per ChatGPT. 

Una volta individuate le modalità adeguate per interrogare efficacemente ed in maniera facilmente replicabile l’IA e averla istruita alla metodologia del Design Thinking e, nello specifico, al modo di procedere Upskill 4.0, hanno ripercorso le fasi del progetto tramite l’IA. 

Tutte le fasi e le idee realizzate dal modello sono state poi attentamente confrontate con le soluzioni ideate dal team Upskill 4.0, con lo scopo di evidenziare differenze, similitudini e soprattutto il grado di novità e creatività. 

Prompt: scene di persone che collaborano, fanno brainstorming e lavorano a progetti aziendali. Generated by NightCafé

Quello che hanno riscontrato, li ha molto incuriositi. ChatGPT eccelle nel fornire informazioni dettagliate e analisi approfondite su argomenti specifici, dimostrando una comprensione notevole dei concetti e un’ottima competenza nel presentarli in modo strutturato. Tuttavia, avventurandosi nel territorio della creatività e della generazione di idee originali, inizia ad avere i primi cedimenti.

Nonostante gli sforzi nel rifinire i prompt, ChatGPT ha manifestato una tendenza a ripetere concetti preesistenti piuttosto che introdurre nuove prospettive o idee innovative. 

Se da un lato quindi l’IA può essere un valido strumento per dettagli e analisi approfondite, dall’altro la sua capacità di produrre idee veramente originali potrebbe risultare limitata. 

L’ascolto diretto delle persone per identificare soluzioni che soddisfino i loro bisogni specifici resta fondamentale. Sono state le persone con cui hanno parlato nei progetti Upskill 4.0 a dare una sfumatura al problema che il team stava cercando di risolvere, ispirando le intuizioni più critiche e creando fiducia nei concetti. Per quanto ci hanno provato, non sono riusciti a trovare le stesse intuizioni da un compagno virtuale.

Prompt: Ragazza che lavora ad un algoritmo di rete neurale elettronica, sfondo scuro, linee semplici, stile poster retrò. Generated by NightCafé

Nonostante la sua abilità nell’organizzare informazioni e rispondere a domande specifiche, ChatGPT secondo Michele Tagliavini, Giacomo Antonuccio, Sofia Mizzan non è in grado di sostituire fedelmente l’essere umano nella fase cruciale della generazione creativa. L’intuizione, la visione e la capacità di pensiero laterale umana rimangono fondamentali per superare gli ostacoli creativi e portare nuove idee all’interno dei processi di Design Thinking. 

In conclusione, se da un lato si può immaginare un futuro in cui l’IA sarà sempre più integrata nel panorama del Design e del Business Design, diventando un elemento indispensabile per la sua capacità di elaborare dati e generare approfondimenti dettagliati, dall’altro non si può ignorare il fatto che l’IA generativa, nel nostro caso ChatGPT, si confermi un co-pilota piuttosto che un capitano del processo creativo.

Rimane comunque un co-pilota degno di nota!